Per compilare l'Attestato di Prestazione Energetica di un edificio (APE), un tecnico abilitato non può non fare alcuni passaggi.
Prima di tutto il committente dove munirsi, su richiesta del tecnico, di alcuni documenti necessari alla compilazione dell’attestato:
- visura catastale dell’edificio o, comunque, tutti i dati catastali che lo caratterizzano;
- estremi del proprietario dell’immobile (committente e proprietario potrebbero non coincidere);
- planimetria dell’edificio (meglio se catastale);
- libretto d’impianto (riscaldamento autonomo) o di centrale (riscaldamento centralizzato), nel caso di impianto di riscaldamento con caldaia a gas.
Con questi documenti il tecnico deve necessariamente fare un sopralluogo per ottenere i seguenti dati caratteristici della prestazione energetica dell’edificio:
- stratigrafia e spessore delle pareti esterne ed interne, del solaio e della pavimentazione dell’edificio;
- dati geometrici e caratteristiche costruttive degli infissi;
- dati geometrici e termofisici caratteristici delle porte interne ed esterne;
- dati caratterizzanti gli impianti di riscaldamento e di raffrescamento, qualora presenti, con particolare attenzione al sistema di produzione del calore o del raffrescamento, sistema di distribuzione, sistema di regolazione e sistema di emissione dell’impianto;
- verifica dei dati geometrici riportati in planimetria o ricostruzione della planimetria, se quest’ultima non fosse disponibile, con particolare attenzione ai vani adiacenti alle pareti perimetrali esterne, ai vani confinanti superiormente ed inferiormente all’edificio, ad aggetti, ostacoli ombreggianti, edifici nelle adiacenze, orientamento e ponti termici rilevabili.
Una volta raccolti questi dati, sia forniti dal committente, sia raccolti durante il sopralluogo, il tecnico, attraverso un software specifico certificato dal Comitato Termotecnico Italiano, potrà svolgere i calcoli necessari per la determinazione degli indici di prestazione energetica relativi a riscaldamento e alla produzione di acqua calda sanitaria, la cui somma determina l’indice di prestazione energetica globale, la classe energetica, e il fabbisogno di energia primaria per il raffrescamento dell’edificio relativa alla sola prestazione dell’involucro che determina la sua qualità da raffrescamento.
Questa scrupolosità nel calcolo dovrà permettere al tecnico di dedicarsi all’individuazione di quegli interventi migliorativi utili a determinare una prestazione energetica raggiungibile dall'edificio. Tale studio dovrà tenere conto non solo degli indici di prestazione, ma anche del tempo di ritorno caratteristico di ogni singolo intervento e della totalità degli interventi consigliati.
In conclusione, troppo spesso mi capitano in mano attestati di prestazioni energetiche redatti con planimetrie che non corrispondono alla realtà fisica dell'edificio a cui si riferiscono, per cui tutto il resto risulta sballato e con calcoli errati.
La tecnica del "copia/incolla" pur di redigere tanti attestati in pochissimo tempo e a costi bassissimi (perché tanto con uno fatto, li hai fatti tutti) non giova a nessuno, né ai tecnici che lo fanno con serietà e professionalità perché sanno che è un certificato molto importante, né al committente stesso che avrà un documento inutile ai fini del risparmio energetico e falso in caso di vendita/affitto dell'immobile.
Per sapere quando è necessario richiedere tale attestato e le sanzioni che si incorrono se non si ha, vi invito a leggere quest'altro mio articolo.
Per sapere quando è necessario richiedere tale attestato e le sanzioni che si incorrono se non si ha, vi invito a leggere quest'altro mio articolo.