- parco immobiliare a zero emissioni entro il 2050;
- nuovi edifici a zero emissioni dal 2030 (dal 2028 per quelli pubblici);
- graduale eliminazione delle caldaie a combustibili fossili entro il 2040;
- ristrutturazione obbligatoria degli edifici meno performanti, residenziali e non.
La Direttiva sostituisce la 2010/31/UE e rientra nel pacchetto “Fit for 55” del Green Deal europeo.
Prestazioni minime ed edifici esistenti
Una delle novità centrali della Direttiva Case Green è l’introduzione dei Minimum Energy Performance Standards (MEPS), cioè standard minimi vincolanti di prestazione energetica per edifici non residenziali e per edifici residenziali.
Edifici non residenziali:
- ristrutturazione del 16% degli edifici peggiori entro il 2030;
- estensione al 26% entro il 2033.
Edifici residenziali:
- riduzione del consumo medio di energia primaria del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035;
- almeno il 55% del risparmio dovrà riguardare gli immobili in classe G.
Gli Stati membri avranno flessibilità nel definire i criteri, purché misurabili e orientati a migliorare le prestazioni dell’intero stock edilizio.
E QUINDI...
STOP agli incentivi per le caldaie fossili
Dal
1° gennaio 2025 è vietato incentivare caldaie alimentate da fonti
fossili. Entro il 2040, tali apparecchi dovranno essere eliminati dal
parco impiantistico nazionale.
Nuovi Certificati di Prestazione Energetica (EPC)
- nuova scala armonizzata A-G in tutta l’UE;
- la classe A indica edifici a zero emissioni;
- strumento obbligatorio per compravendite, affitti e monitoraggio.
Infrastrutture per la mobilità sostenibile con obblighi di predisposizione di:
- colonnine di ricarica per veicoli elettrici;
- posti bici coperti e sicuri nei nuovi edifici e nelle ristrutturazioni importanti.
Fonte: edilportale.com