Il Coronavirus non si diffonde con gli impianti di ventilazione e condizionamento dell’aria


Secondo AREA, l’Associazione Europea che rappresenta 26 Associazioni nazionali dei Tecnici del Freddo, e oltre 110.000 associati, e ATF, l’Associazione Italiana dei Tecnici del Freddo gli impianti di ventilazione e condizionamento dell’aria non contribuirebbero a diffondere il virus COVID-19 all’interno degli ambienti, elemento mai comprovato da nessuno studio scientifico.
Il veicolo di trasmissione principale del virus - ricordano - rimangono le goccioline respiratorie, principalmente tramite contatto diretto, e secondariamente tramite le superfici infette: i sistemi di aerazione e ventilazione possono, invece, non solo favorire il ricambio dell’aria all’interno degli ambienti, limitando la possibilità di contagio disperdendo eventuali concentrazioni particelle infette nell’ambiente, ma, con l’arrivo dell’estate, contribuiranno a ridurre gli effetti dello stress termico, che rende diverse categorie a rischio molto più soggette a possibili infezioni.

Una delle raccomandazioni fondamentali che AREA e ATF hanno indicato è quella di affidarsi solo a personale debitamente formato e qualificato per sanificare e sottoporre a manutenzione gli impianti di climatizzazione.
L’obiettivo è quello di fornire tanto ai tecnici quanto agli utilizzatori finali un quadro della situazione scevro da eccessivi allarmismi, ma che garantisca nel contempo a chi utilizza impianti di ventilazione e condizionamento, una serie di consigli su come operare in sicurezza.
Molte delle misure indicate nel documento sono pratiche standard di buon utilizzo, che dovrebbero essere adottate e seguite anche in condizioni di normale fruizione.


Fonte Edilportale