Come e quando richiedere la detrazione del 65%

Grazie alla legge 190/2014, anche quest'anno e fino al 31 dicembre 2015 si potrà detrarre il 65% del costo sostenuto per tutti quei lavori in merito al risparmio energetico. 
Ma ci sono altre novità oltre alla proroga. Potranno accedere a tale detrazione le schermature solari (secondo le definizioni fornite all’allegato M Dlgs 29 /12/2006 n. 311) e gli impianti di climatizzazione invernale dotati di generatore di calore a biomasse combustibili (tipo stufe a pellet/cippato/legna, termostufe, ecc.).
L’edificio su cui si eseguono gli interventi che si posso detrarre deve essere esistente (cioè iscritto al catasto) e già dotato di impianto di riscaldamento (tranne il caso dell’installazione di pannelli solari dove l’esistenza dell’impianto di riscaldamento non è obbligatoria). Inoltre, a differenza della detrazione per le ristrutturazioni edilizie (valida solo per le abitazioni), quella per il risparmio energetico può essere utilizzata per edifici di qualsiasi categoria catastale (abitazioni, uffici, negozi, capannoni industriali, ecc.).

In sintesi si possono detrarre:
- tutti gli interventi di riqualificazione energetica globale di edifici esistenti fino a 100.000 euro;
- gli interventi sugli involucri degli edifici (coperture, pavimenti, pareti che delimitano il volume riscaldato ma anche la sostituzione di porte di ingresso e finestre e schermature solari) fino ad un massimo di 60.000 euro;
- l'installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici, produttivi e ricreativi fino a 60.000 euro (i pannelli devono avere una garanzia di 5 anni e 2 anni per gli accessori e i componenti tecnici, conformi a determinate norme UNI EN e certificati da un organismo dell’Unione Europea;
- gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale (impianto dotato di caldaia a condensazione, impianti di riscaldamento con pompe di calore o impianti geotermici a bassa entalpia. Vale anche la sostituzione di uno scaldacqua tradizionale con pompa di calore per la produzione di acqua calda sanitaria e gli impianti alimentati da generatori di calore a biomasse combustibili) fino ad un massimo di 30.000 euro.

Per accedere alla detrazione occorrono:
- l'asseverazione che attesti la rispondenza delle opere ai requisiti tecnici richiesti;
- l’attestato di prestazione energetica dell'edificio (APE);
- la scheda informativa relativa agli interventi realizzati, con i dati di chi usufruirà della detrazione, il tipo e costo dell'intervento eseguito.
Entro 90 giorni dalla fine dei lavori bisognerà trasmettere all’ENEA per via telematica copia dell’APE (se il tipo di intervento lo prevede) e la scheda informativa. Per queste pratiche è sempre consigliabile farsi seguire da un tecnico, onde evitare la perdita della detrazione a causa di una compilazione errata.

Fatto l'invio telematico, sarà necessario conservare per eventuali futuri controlli dell'Agenzia delle Entrate, l’asseverazione (se il tipo di intervento la richiede), la ricevuta di invio telematico effettuato all’ENEA, le fatture relative agli interventi ed ovviamente le ricevute dei bonifici.
Ricordo infatti che le detrazioni fiscali sia per il risparmio energetico (65%) che per le ristrutturazioni edilizie (50%) prevedono il pagamento delle fatture solo con un modello particolare di bonifico bancario o postale specifico per le detrazioni fiscali (consiglio di farlo allo sportello perché online non tutti gli istituti lo permettono). Non valgono i pagamenti con bonifico ordinario o assegno, carte e men che meno contante.

Le spese documentate saranno detratte dall’Irpef o dall’Ires in 10 rate annuali di pari importo.