Rimodulati gli incentivi per impianti fotovoltaici di potenza superiore a 200 Kw

Il Gestore dei Servizi energetici (GSE) ha pubblicato le tabelle dei fattori moltiplicativi da applicare agli incentivi, per calcolare la riduzione in base al periodo di incentivazione residuo.

Applicando il coefficiente all’incentivo di cui beneficia l’impianto e agli anni residui, si otterrà il bonus cui avrà diritto chi, dopo aver realizzato l’impianto fotovoltaico ed essere stato coinvolto dalle norme “Spalma Incentivi”, ha deciso di continuare a percepire il bonus per vent’anni, ma secondo una percentuale ridotta.
Ricordiamo infatti che il Decreto Competitività (DL 91/2014), contenente le disposizioni Spalma Incentivi, ha dato ai proprietari degli impianti fotovoltaici di potenza nominale superiore a 200 kW tre alternative:
a) erogazione per 24 anni della tariffa, ricalcolata secondo percentuali di riduzione indicate nell’allegato 2 al Decreto Competitività; 
b) incentivo erogato in 20 anni e rimodulato secondo modalità fissate dal Ministero dello Sviluppo Economico; 
c) tariffa erogata in 20 anni e ridotta, per il periodo residuo di incentivazione, di una percentuale proporzionale alla potenza dell’impianto.
Per l’attuazione dell’opzione b) è stato adottato, con qualche giorno di ritardo rispetto alla scadenza del 1° ottobre 2014, il DM 17 ottobre 2014, che ha a sua volta previsto l’emanazione, da parte del GSE, delle tabelle con i fattori moltiplicativi da applicare agli incentivi per gli anni residui.

Ricordiamo, infine, che il Decreto Sblocca Italia ha escluso dalla rimodulazione dei bonus gli impianti i cui soggetti responsabili sono enti locali o scuole.

di Paola Mammarella, fonte edilportale.com